Bisogna ripartire dalle incompiute come la diga del Pappadai in provincia di Taranto, un’opera idraulica costosa, mai utilizzata e di fatto abbandonata, utile a convogliare le acque del Sinni per 20 miliardi di litri di acqua per uso potabile e irriguo, che una volta messa a regime andrebbe a servire l’Alto Salento, ancora oggi irrigato esclusivamente con pozzi e autobotti.
Per chiedere un intervento forte del Governo venerdì 17 marzo 2023, alle ore 15.30, i quadri dirigenti di Coldiretti Puglia, guidati dal presidente e dal direttore Savino Muraglia e Pietro Piccioni, accompagneranno il sottosegretario di Stato all’Agricoltura, Patrizio Giacomo La Pietra, al sopralluogo sulla diga del Pappadai.
E’ importante l’impegno del Governo sulla semplificazione anche per accelerare la realizzazione delle infrastrutture di cui il territorio ha bisogno in una situazione in cui viene intercettata e raccolta solo l’11% della acqua piovana, con il tema dell’acqua che non viene affrontato solo come emergenza ma anche per consentire la programmazione necessaria per gestire una risorsa essenziale per l’intera collettività attraverso una cabina di regia tra tutte le Istituzioni interessate a livello nazionale e territoriale.
Gli agricoltori – conclude Coldiretti Puglia - sono impegnati a fare la propria parte per promuovere l’uso razionale dell’acqua, lo sviluppo di sistemi di irrigazione a basso impatto e l’innovazione con colture meno idro-esigenti, ma non deve essere dimenticato che l’acqua è essenziale per mantenere in vita sistemi civili industriali ed agricoli senza i quali è a rischio la sopravvivenza del territorio, la produzione di cibo e la competitività dell’intero settore alimentare.