4 Giugno 2013
TRACCIABILITA’ DEL LATTE BUFALINO: INCONTRO INTERREGIONALE IN COLDIRETTI

COMUNICATO STAMPA
         
Le misure di tracciabilità del latte bufalino imposte da un Decreto del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali del 14 gennaio scorso, viste come misura necessaria per fronteggiare le  frodi che interessano il settore della produzione della mozzarella di bufala, saranno oggetto di un incontro con gli allevatori delle Regioni Puglia, Molise, Basilicata e Calabria programmato per domani 5 giugno alle ore 11, presso la sala riunioni della Coldiretti di Foggia.

Come è noto, la provincia di Foggia, con oltre 8.000 capi bufalini allevati,  è inserita nell’area di produzione della “Mozzarella di Bufala Campana DOP” essendo un territorio storicamente vocato a questo tipo di allevamento e, quindi, grande è l’attenzione dei produttori ai fenomeni di illegalità e di contraffazione che interessano quello che è sicuramente fra i più rinomati prodotti lattiero-caseari italiani, certamente fra i più conosciuti al mondo.

Alla riunione prenderanno parte il dr. Giorgio Apostoli e la dott.ssa Antonella La Peccerella, dell’Area Economica della Confederazione Nazionale Coldiretti e il dr. Riccardo Negrini direttore tecnico dell’Associazione Italiana Allevatori, oltre ad allevatori e tecnici delle succitate Regioni.
In relazione all’argomento il neo Presidente Nazionale dell’Associazione Allevatori nonché Presidente della Coldiretti di Foggia Pietro Salcuni  ha dichiarato “nel comparto della mozzarella di bufala, noi dobbiamo perseguire il duplice scopo di salvaguardare il reddito degli allevatori onesti ed assicurare tutela degli interessi dei consumatori che quando acquistano la mozzarella di bufala, devono avere le più ampie garanzie che la stessa sia prodotta dal buon latte dei nostri allevamenti. Ovviamente siamo consapevoli del fatto che il decreto sulla tracciabilità del latte – conclude Salcuni – impone nuove incombenze burocratiche agli allevatori che dovranno comunicare mensilmente al Ministero i dati della produzione di latte di ogni singolo capo, ma sono certo che gli allevatori capiranno i potenziali benefici di questa attività, sapendo peraltro di poter contare sul supporto tecnico dei nostri Uffici sia della Coldiretti che della Associazione Allevatori.”

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