11 Luglio 2024
LE NUOVE OPPORTUNITÀ DELL’AGRIVOLTAICO PER LE AZIENDE AGRICOLE

La Coldiretti non si è mai opposta alle agroenergie. I numeri confermano l’opposto. Le risorse pari a 1,5 miliardi del bando per installare i pannelli fotovoltaici sui tetti si sono esaurite velocemente e, grazie al pressing dell’organizzazione agricola, il budget è stato implementato con altri 850 milioni. Il presidente della Coldiretti, Ettore Prandini, ha espresso con la massima chiarezza la linea sul tema delle energie rinnovabili sottolineando come le imprese agricole siano orientate a dare un importante contributo alla sostenibilità e colgano quindi tutte le opportunità.

Lo ha fatto in occasione del convegno “Agricoltura e fotovoltaico. Per Una giusta transizione ecologica” promosso da Univerde e Coldiretti. Un parterre ricco per analizzare una questione vitale per l’agricoltura e per i territori. Con i vertici della Coldiretti, Prandini e il segretario generale Vincenzo Gesmundo  e il presidente di Univerde, Alfonso Pecoraro Scanio, hanno preso parte all’incontro il ministro dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare, Francesco Lollobrigida,il presidente della  Commissione industria, commercio, turismo, agricoltura e produzione agroalimentare, Luca De Carlo, il presidente di Terranostra, Dominga Cotarella, il direttore generale di Renexia, Riccardo Toto, il direttore global managing di NextEnergy Group, Giuliano Boccanera, il coordinatore Psr Innovazione Campania Roberto Mazzei, l’assessore a Programmazione economica, agricoltura e sovranità alimentare, caccia e pesca, parchi e foreste della Regione Lazio, Giancarlo Righini, il vice presidente e assessore all’Ambiente della Regione Campania, Fulvio Bonavitacola e il direttore generale mercati e infrastrutture energetiche del ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica, Alessandro Noce. La sfida – secondo Prandini – deve essere quella di produrre di più, recuperando anche le aree interne e montane perché i terreni coltivati fanno parte di quei paesaggi che costituiscono un elemento di attrazione per il turismo che, con l’enogastronomia, è la voce più importante del Pil. Per Dominga Cotarella, presidente di Terranostra, che si è richiamata all’insegnamento di Paolo Bonomi “ il primo compito deve essere di non pregiudicare i nostri interessi per seguire una dottrina. Dobbiamo garantire gli agricoltori e i consumatori facendo ben comprendere che il cibo è salute e va tutelato. I nostri agricoltori hanno una coscienza ecologica che però non può prescindere dalla terra da cui parte tutto”.

E’ importante dunque per Prandini  una visione a sostegno delle filiere anche con norme europee a partire dal principio di reciprocità, perché – ha affermato – le regole imposte alle imprese italiane devono valere anche per i prodotti di importazione. E ha fatto riferimento all’annata pessima in particolare per il Sud dove si è perso il 50% del grano. Meno prodotto a cui ha corrisposto contro tutte le leggi economiche un  prezzo più basso. E tra le cause ha indicato anche l’arrivo sul mercato italiano di carichi di grano da Paesi dove non si seguono le stesse modalità produttive.

Ha anche sottolineato la necessità di un progetto strategico per realizzare i bacini di accumulo: senza acqua non ci sono garanzie di qualità e quantità, inoltre negli specchi di acqua possono essere posizionati i pannelli solari galleggianti che hanno rese più alte di quelli tradizionali. Prandini ha anche apprezzato il decreto sulle aree idonee richiesto da anni dalla Coldiretti che se ci fosse stato operativo prima avrebbe evitato contrapposizioni perché gli impianti sarebbero stati autorizzati solo su alcuni territori. E infine a conferma dell’azione sindacale della Coldiretti, finalizzata a sostenere l’impegno delle aziende agricole a perseguire obiettivi di massima sostenibilità in un quadro di assoluta trasparenza, ha detto che l’organizzazione è pronta a lavorare a un piano con le regioni  su quanti impianti servono individuando le aree che hanno le caratteristiche giuste per accoglierli, ma basta con gli scempi.

I territori non vanno snaturati soprattutto in un paese come l’Italia che è nei primi posti nell’Unione europea per consumo di suolo. Gesmundo, da parte sua, ha ribadito il sostegno a uno sviluppo sostenibile dichiarandosi favorevole, per una vera transizione ecologica,  a impianti  a fusione nucleare di ultima generazione come quelli proposti dall’Eni che non producono scorie. Il ministro Lollobrigida, ha ribadito la validità delle misure adottate con il Dl Agricoltura. “Siamo favorevoli alla produzione di energia rinnovabile – ha spiegato – senza però danneggiare altri settori”. L’impegno sul fronte delle rinnovabili lo conferma un dato sopra tutti: “Il Masaf è leader nei progetti del Pnrr per la produzione di energie rinnovabili, siamo l’unico ministero – ha detto Lollobrigida – che ha anticipato di 6 mesi i target posti dalla Commissione europea per la realizzazione di impianti legati all’agrivoltaico sui tetti, non togliendo nemmeno un metro alla produzione agricola, e triplicando quella energetica”.

Ma deve essere chiaro che i terreni agricoli non si toccano.  Ci sono aree agricole, ma non coltivabili come le cave che possono essere utilizzate. “l’obiettivo – ha chiarito – è incentivare la produzione agricola e dare certezze alle filiere”. Nel corso dell’incontro sono state presentate due best practice, una in Campania e l’altra nel Lazio. E riferendosi in particolare a Giugliano dove Coldiretti Campania sta portando avanti un progetto di rigenerazione attraverso l’integrazione di agricoltura e fotovoltaico, De Carlo ha commentato che” è possibile produrre energia rinnovabile salvaguardando la sostenibilità ambientale, ma anche l’economia e i redditi”.

Quanto alle critiche al Dl agricoltura che blocca gli impianti a terra De Carlo ha rilevato che coloro che hanno contestato la norma sono gli stessi che si sono opposti alla legge che vieta i cibi sintetici. Al pragmatismo si è appellato Pecoraro Scanio che ha invitato ad evitare gli allarmismi eccessivi, ma anche a non sottovalutare i rischi per l’agricoltura. Ha ricordato di aver adottato il conto energia nel 2007 che ha dato il via alle rinnovabili, ma ha anche aggiunto che il solare a terra doveva essere solo marginale perché i pannelli solari avrebbero dovuto sostituire i tetti spesso di amianto. Poi il conto energia non è stato più rivisto  l’Italia è diventata il Bengodi e sono state favorite le speculazioni. Ha valutato positivamente il progetto di Coldiretti e ha concluso sostenendo che sul fronte delle agroenergie bisogna distinguere i veri imprenditori dagli speculatori.

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