COMUNICATO STAMPA

Ormai da oltre due anni le nostre campagne sono sempre più in balìa dei “predoni del rame” che, quasi quotidianamente, fanno razzia di questo materiale, in particolare sottraendolo dalle linee elettriche e lasciando di conseguenza le aziende agricole prive di elettricità.
“Questi continui blackout lasciano le aziende agricole al buio anche per periodi di mesi” riferisce il Presidente di Coldiretti Pietro Salcuni “e le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti con danni irreparabili perché, a titolo di esempio, alle aziende ortofrutticole viene impedita la possibilità di irrigare i campi; alle aziende zootecniche vengono impedite le ordinarie attività di mungitura, refrigerazione del latte e governo degli animali; alle aziende di trasformazione viene preclusa la possibilità di lavorazione dei prodotti agricoli; per le aziende agrituristiche viene meno la possibilità di fornire ai clienti gli ordinari servizi di ospitalità e ristorazione, e così via discorrendo. Ma al danno economico si aggiunge un gravissimo danno sociale: gli uomini, le donne, i bambini che vivono in campagna vengono privati delle minimali condizioni decorose di vita.
“Oggi vogliamo dire basta a questa situazione indegna di un Paese civile” dice il direttore di Coldiretti Giorgio Donnini e per questo domani, in coincidenza della riunione del gruppo di lavoro per la sicurezza nell’agricoltura che si terrà in Prefettura, organizzeremo un sit in davanti al Palazzo del Governo per rafforzare la richiesta che faremo sullo stesso tavolo di individuare una volta per tutte soluzioni strutturali e durature nel tempo per sconfiggere questa vera e propria piaga sociale che rischia di dare la spallata definitiva allo spopolamento delle nostre campagne.