Saranno mobilitate risorse per 200 miliardi per difendere la biodiversità. E’ il risultato raggiunto il 19 dicembre scorso con l’accordo firmato dalla Ue e 195 Paesi alla conferenza delle Nazioni Unite sulla biodiversità Cop15 a Montréal, in Canada.

Gli obiettivi a cui punta l’intesa sono il ripristino del 30% degli ecosistemi degradati nel mondo, la conservazione e gestione del 30% delle aree terrestri, acque interne, costiere e marine, lo stop all’estinzione delle specie entro il 2050, la riduzione del rischio da pesticidi, di nutrienti persi nell’ambiente e di inquinamento di tutte le fonti.

E ancora, riduzione della produzione di rifiuti, dimezzando lo spreco alimentare, gestione sostenibile della aree destinate all’agricoltura, all’acquacoltura, alla pesca e alla silvicoltura aumentando l’agroecologia e le altre pratiche che rispettano la biodiversità, taglio dell’ introduzione e insediamento di specie esotiche invasive, garanzie dell’ uso e commercio delle specie selvatiche e infine rinverdimento degli spazi urbani.

Ora tutti i Paesi dovranno mettere a punto piani di azione per la biodiversità, prevedendo anche finanziamenti nazionali, che saranno esaminati alle prossime Cop. Una nota pubblicata dalla Commissione Ue sottolinea che la Ue con il Green Deal è in prima linea nel perseguimento degli obiettivi indicati a Montreal. Un ruolo importante dovrà essere svolto dalle società transnazionali dalle istituzioni finanziarie che dovranno monitorare e valutare gli impatti sulla biodiversità e fornire informazioni ai consumatori per un consumo sostenibile.