15 Marzo 2024
CONSUMATORI: PER GIORNATA MONDIALE OCCHIO AD ETICHETTE E SPRECHI PER CONSUMO CONSAPEVOLE; BUTTATI IN PATTUMIERA 75GR CIBO AL GIORNO

È importante rilanciare i consumi alimentari in una situazione in cui a causa dell’aumento dei prezzi le famiglie hanno tagliato di quasi il 5% le quantità di cibo e bevande acquistate nel 2023 e incentivare il consumo consapevole con un occhio attento alle etichette e contro gli sprechi, quando nel 2023 sono andati buttati in pattumiera 75 grammi di cibo al giorno che nel 2024 potrebbe aumentare dell’8% con le politiche del cibo locale che devono facilitare l’accesso al cibo e alla sana alimentazione in città, in modo che possa essere fruibile da tutti. È quanto afferma la Coldiretti Puglia, in occasione della World Consumer Rights Day, la Giornata mondiale dei Diritti dei Consumatori, ispirata dal presidente John F. Kennedy, il quale inviò un messaggio speciale al Congresso degli Stati Uniti il 15 marzo del 1962, in cui ha affrontato formalmente la questione dei diritti dei consumatori.

Devono essere date risposte ai cittadini che ancora non riescono ad accedere al cibo – afferma Coldiretti Puglia – attraverso serie e concrete politiche del cibo locale che facciano arrivare i prodotti agricoli e agroalimentari dalle campagne in città. L’affermazione dei mercati degli agricoltori nelle città ha consentito di ridurre la distanza tra produttore e consumatore rafforzando il legame tra aree rurali e aree urbane con un importante patrimonio di biodiversità che dalle campagne si trasferisce in città, con informazione sull’etichettatura degli alimenti.

Il cibo locale è divenuto anche uno strumento ‘salva tasche’ per i consumatori – aggiunge Coldiretti Puglia - perché i prodotti provengono dal territorio regionale e non subiscono eccesivi rincari per il trasporto, per il rapporto qualità prezzo, perché la stagionalità e la biodiversità garantiscono che i prodotti non siano importati con l’effetto a valanga del caro prezzi a causa della guerra in Ucraina.

Oltre a garantire la maggiore freschezza dei prodotti e tagliare gli sprechi, la filiera corta riduce anche i tempi di trasporto e, con essi, il consumo di carburanti e le emissioni in atmosfera, tagliando le intermediazioni con un rapporto diretto che avvantaggia dal punto di vista economico agricoltori e consumatori. Al secondo posto tra le intenzioni di acquisto degli italiani per i prossimi mesi – continua Coldiretti Puglia - ci sono peraltro i cibi 100% italiani, che precedono gli alimenti con packaging sostenibile e quelli che garantiscono il rispetto dell’ambiente, per un netto aumento complessivo della spesa green.

I cittadini scelgono la vendita diretta perché questo modello risponde in pieno alle loro esigenze di sicurezza alimentare, di gusto e di contatto con la realtà. Ciò che guida la spesa del consumatore – spiega Coldiretti Puglia - non è soltanto il prezzo quanto piuttosto fattori qualitativi, come ad esempio la trasparenza su provenienza e ingredienti, la tutela della salute (94%), l’eticità (83%). Il cibo locale è considerato una garanzia di cibo fresco e sicuro oltre che una soluzione per sostenere l’economia e lo sviluppo locale. Inoltre rappresentano una scelta sostenibile dal punto di vista ambientale, dove lo spreco alimentare per gli acquisti fatti direttamente dal produttore agricolo è del 15-20% contro uno spreco del 40-60% per i sistemi alimentari della grande distribuzione. Questo perché i cibi in vendita sono più freschi, durano di più e percorrono distanze più brevi per arrivare al consumatore finale, inquinando meno.

Un’esperienza che ha fatto da base alla nascita della prima Coalizione Mondiale dei Farmers Market, promossa proprio per rispondere alla richiesta di cibi sani e locali da parte dei consumatori e alla necessità di garantire gli approvvigionamenti alimentari in tutto il mondo A livello globale già un Paese su cinque (20%) può contare su sistemi di vendita diretta che possono trovare nella nuova “World Farmers Market Coalition” un punto di riferimento per crescere.

SONDAGGIO

Come scegli il cibo, quali sono le motivazioni alla base delle tue scelte alimentari?

TERRAINNOVA

 

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