30 Aprile 2010
COLDIRETTI E CAST CONDANNANO IL TRADIMENTO DI CONFAGRICOLTURA E ANB

COMUNICATO STAMPA
30.04.2010

COLDIRETTI  E  CAST  CONDANNANO IL TRADIMENTO  DI  CONFAGRICOLTURA E ANB  ALLA  BIETICOLTURA  NAZIONALE  E  DEL  BACINO  MERIDIONALE

Trattasi di Assoluta incoerenza da parte di alcuni uomini di Confagricoltura e di ANB che, senza scrupoli continuano a nascondere la scientifica azione messa in campo, dopo il varo della vigente OCM zucchero, per azzerare  la bieticoltura italiana e meridionale in favore di altri obiettivi.

In questi ultimi anni, tutti hanno potuto notare, bieticoltori compresi, come Confagricoltura e Anb, hanno metodicamente boicottato ogni iniziativa  che Coldiretti e Cast,  di concerto con le Regioni Puglia e Molise, mettevano in campo, a tutti i livelli, per il salvataggio e la tutela della filiera Bieticolo-Saccarifera Meridionale rappresentata dai produttori che hanno scelto di continuare ad investire nel settore.
I bieticoltori della Capitanata, dall’inizio della nuova riforma dell’ OCM  zucchero,  vivono l’amletico dilemma, se coltivare bietole, ascoltando il messaggio positivo di Coldiretti, Cast, Zuccherificio del Molise e delle Regioni Puglia e Molise, ( dette Regioni si sono impegnate finanziariamente con interventi mirati al settore ) o quello di ANB e Confagricoltura che nei tavoli negoziali di filiera, nelle conferenze stampa e nei contatti con i coltivatori continua a sconsigliare le semine di barbabietole, prospettando scenari catastrofici.
 La confusione generata  non ha certamente giovato al settore, infatti, nella decorsa campagna è stato prodotto circa il 60% del saccarosio assegnato alla Società Zuccherificio del Molise Spa che, anche per questo motivo, ha sensibilmente peggiorato il bilancio dell’Opificio e di riflesso causato notevole danno  ai produttori.
Di questo pessimo risultato Confagricoltura e ANB devono sentirsi responsabili!!!
Dovrebbero, in doveroso silenzio,  riconoscere il clamoroso errore di valutazione perché è noto a tutti compresi i bieticoltori loro associati che hanno svolto un gioco di assoluto contrasto alle opportunità del settore bieticolo.
Ci riferiamo inoltre alle risorse di Finbieticola destinate al settore bieticolo-saccarifero e impropriamente dirottate su altri comparti con un astuto stratagemma, trasformando Finbieticola in altro soggetto giuridico, Terrae, ma con l’intento di utilizzare le risorse dei bieticoltori. Coldiretti e Cast, confortate dall’inequivocabile ed argomentata sentenza del TAR Lazio n. 4583 del 22 febbraio 2010, sostengono pertanto che quelle risorse devono essere utilizzate per il consolidamento e lo sviluppo della filiera.
 Se così non fosse il TAR del Lazio non li avrebbe ritenuti responsabili del cambio di destinazione delle risorse intimandoli di ricostituire l’originaria allocazione delle risorse in Finbieticola!
 In ragione di ciò il Ministero dell’Agricoltura ha istituito una commissione di inchiesta per verificare l’esatto ammontare delle somme impegnate dalla società Finbieticola Spa per finalità estranee agli interessi del settore Bieticolo- Saccarifero.
I bieticoltori attendono chiare e concrete risposte, non estemporanei e fumosi articoli giornalistici, in quanto, avendo capito bene come stanno le cose  non mancheranno se necessario, di promuovere eclatanti azioni di protesta per rivendicare i loro giusti diritti.

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