Presentato il percorso con cui saranno affidati i lavori di manutenzione ordinaria delle reti idrauliche consortili, con gli agricoltori impegnati direttamente nelle opere, una risposta positiva del Commissario unico dei Consorzi di Bonifica, Alfredo Borzillo, alla proposta più volte avanzata da Coldiretti Puglia. “Non possiamo che accogliere con soddisfazione la grande presa d’atto del Commissario Borzillo che, facendo leva sullo strumento della Legge di Orientamento in Agricoltura, darà mandato di costruire un albo di imprese agricole in grado di gestire le attività di manutenzione ordinaria delle reti idrauliche. La tropicalizzazione del clima con frequenti nubifragi e bombe d’acqua e gli effetti dell’incuria e delle mancate opere di bonifica da parte dei Consorzi commissariati sono evidenti sul territorio e impongono una nuova strategia che il Commissario Borzillo ha deciso di adottare”, commenta il presidente di Coldiretti Puglia, Savino Muraglia.
La Legge di Orientamento in Agricoltura, che ha compiuto 18 anni, già nel 2001 ha previsto all’art 15 del Capo III le convenzioni tra le imprese agricole e le pubbliche amministrazioni al fine di favorire lo svolgimento di attività funzionali alla sistemazione ed alla manutenzione del territorio, alla salvaguardia del paesaggio agrario e forestale, alla cura ed al mantenimento dell'assetto idrogeologico e di promuovere prestazioni a favore della tutela delle vocazioni produttive del territorio.
“Elemento centrale di questo programma è l’impresa agricola – dice Angelo Corsetti, direttore di Coldiretti Puglia - impegnata non solo nella creazione del reddito, ma anche nella tutela e salvaguardia delle risorse naturali e ambientali, che punta la propria strategia competitiva su un “portafoglio di valori”, materiali e immateriali, valorizzando la vasta gamma di “beni pubblici”, associati alla produzione di alimenti e al ‘bene comune’ legato alla tutela e manutenzione del territorio rurale”.
E’ molto grave che all’appello manchino 162mila ettari di suolo consumato sul totale della superficie territoriale pugliese, aggiunge Coldiretti Puglia. I cambiamenti in atto – conclude Coldiretti Puglia - riguardano contesti prevalentemente agricoli o naturali per il 67%, perché in Puglia la terra frana e si consuma anche per lo stato di abbandono e di incuria registrati nelle aree rurali, a causa della mancata manutenzione ordinaria e straordinaria di opere di bonifica determinanti che non vengono garantite da vent’anni.