8 Ottobre 2021
ASSEGNO UNICO FIGLI, SCADENZA PROROGATA AL 31 OTTOBRE PER OTTENERE GLI ARRETRATI

C’è ancora tutto il mese di ottobre per ottenere le mensilità arretrate da luglio 2021 dell’assegno unico per i figli. Questo termine inizialmente fissato al 30 settembre, è stato infatti prorogato dal Consiglio dei Ministri fino al prossimo 31 ottobre per consentire ad un maggior numero di cittadini di beneficiare degli arretrati. Chi farà domanda da novembre riceverà, invece, solo gli importi di cui ha diritto a partire dal mese di presentazione della domanda.

Nel 2022 entrerà in vigore con l’assegno unico universale per i figli, un’importante riforma che investirà tutto il nostro sistema delle misure a sostegno alla genitorialità oggi vigenti. Un primo e significativo tassello della riforma è l’assegno temporaneo per i figli, la misura in vigore dal 1° luglio e fino a fine anno, riservata ai lavoratori autonomi, coltivatori diretti, disoccupati e privi di reddito, al fine di tutelare le categorie fino ad oggi escluse dalla normativa degli assegni al nucleo familiare.

L’integrazione spetta a coloro che abbiano un Isee inferiore a 50 mila euro e alcuni requisiti tra cui la residenza in Italia, il permesso di soggiorno per lavoro o di lungo periodo, per gli stranieri.

Gli importi dell’assegno sono calcolati in base al numero di figli minori presenti in famiglia e alla situazione economica familiare certificata dall’Isee. Con Isee fino a 7 mila euro, l’assegno mensile è di 167,5 euro a figlio, per le famiglie con almeno 3 figli minori l’importo sale a 217,8 euro per ciascun figlio. Maggiorazione di 50 euro per ciascun figlio minore disabile. All’aumentare dell’Isee l’importo dell’assegno diminuisce, oltre 50 mila euro il beneficio non spetta.

Secondo gli ultimi dati forniti dall’Inps alla data del 28 settembre sono state 492 mila le domande presentate, per un totale di circa 710 mila assegni per i figli pagati o in corso di pagamento, pari al 90% delle richieste di assegno pervenute nei primi tre mesi.

Recentemente l’Inps in un comunicato ha ricordato ai cittadini che fare la domanda è semplicissimo serve solo codice fiscale dei richiedenti e Iban per l’accredito (si può richiedere anche il pagamento mensile con bonifico domiciliato presso l’ufficio postale o con libretto postale), attraverso i consueti canali telematici o il supporto dei patronati. Non occorre presentare ulteriori certificazioni in quanto l’Isee corrente e gli altri requisiti di legge vengono verificati internamente dall’Inps. Non devono, invece, inoltrare domanda i titolari di Reddito di cittadinanza, cui il contributo è integrato in modo automatico.

Fiorito Leo

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