I pugliesi sono al terzo posto della classifica regionale dei viaggiatori lenti
Con il boom del turismo lento legato ai cammini che aumenta in Puglia del 45% nel 2023, i percorsi di oleoturismo ed enoturismo e vola il valore della multifunzionalità a 1,1 miliardi di euro con l’agriturismo che traina la crescita e le attività connesse agricole che raggiungono il 20% del PIL agricolo regionale. La fotografia dello stato di salute del settore agrituristico in Puglia è stato tracciato nel corso dell’incontro organizzato da Coldiretti Puglia,
I cammini sono sicuramente la nuova frontiera del turismo lento, brevi vacanze alla scoperta dei territori con ciclovie, ippovie, sentieri, vie di pellegrinaggio che formano una fittissima rete di percorsi alla scoperta degli angoli più segreti del Belpaese. In particolare cresce il numero di cammini ma anche di “credenziali”, ovvero di passaporti che attestano lo status di viaggiatore lento, con le donne che camminano che sono il 58,02%, rispetto al 41,98% degli uomini;·il 79% del totale (il campione di riferimento qui è di 7032 persone) sono in età da lavoro, solo il 6,76% è studente o pensionato;· la fascia d’età tra i 50 e 70 anni è il 45,55%, quella fra i 30 e 40 il 33,53%, al primo posto ci sono i lombardi, al secondo i veneti, quarti i piemontesi, mentre terzi si posizionano proprio i pugliesi.
Sono state 600mila le presenze registrate negli agriturismi pugliesi nel 2022 – aggiunge Coldiretti Puglia sulla base dei dati elaborati da Terranostra - in aumento del 79% rispetto al 2015, con il 46% di presenze straniere e 191mila arrivi in aumento del +103% rispetto al 2015 di turisti provenienti prevalentemente da Francia, Stati Uniti, Germania, Regno Unito, Paesi Bassi, Svizzera, Belgio, Spagna e Polonia e una durata media dei soggiorni di 3,5 giorni, a testimoniare il gradimento sempre maggiore dei vacanzieri italiani e stranieri per l’agriturismo.
“I nostri agriturismi con il racconto di storia e tradizioni, con degustazioni guidate di olio, vini e formaggi, con le cooking class fanno vivere attività indimenticabili con un forte impatto personale che colpiscono tutti i sensi e creano connessioni a livello fisico, intellettuale, sociale ed emotivo”, spiega Antonio Baselice, presidente di Terranostra Puglia, nel sottolineare che “l’agriturismo rappresenta, dunque, con i percorsi esperienziali uno dei punti di forza della destagionalizzazione del turismo, tanto da essere particolarmente apprezzato da chi sceglie le partenze ‘fuori stagione’ anche per conoscere una Italia cosiddetta “minore” dai parchi alla campagna, dalla collina fino ai piccoli borghi che fanno da traino al turismo enogastronomico, con ben il 92% delle produzioni tipiche che nasce nei comuni con meno di cinquemila abitanti”.
“Il turismo nelle aziende agricole e nelle aree rurali sta vivendo un periodo di grande fermento e innovazione”, conferma la presidente nazionale di Terranostra Dominga Cotarella che con Campagna Amica “stiamo costruendo una rete nazionale di esperienze nelle aziende agricole che non solo ha lo scopo di accrescere la presenza di turisti nelle aree rurali, ma anche contribuire a rendere più attrattiva l’offerta turistica del nostro paese grazie alla promozione di territori, bellezze naturalistiche, architettoniche, buon cibo, prodotti enogastronomici di eccellenza ed esperienze contadine autentiche che sono una grande ricchezza italiana”.
L’attività agrituristica testimonia il ruolo delle donne nella multifunzionalità agricola, con il riscatto della guida femminile in 426 agriturismi in Puglia, mentre 534 sono a conduzione maschile, con i 960 agriturismi che mettono a disposizione 28mila posti a sedere per la ristorazione, 15.300 posti letto, oltre a 453 altre attività, alcune delle quali di notevole rilevanza sotto il profilo sociale, come le fattorie didattiche e sociali, ma anche l’equitazione, l’escursionismo, le osservazioni naturalistiche, il trekking, i corsi di cucina e le master class.
“Ci sono aree rurali per fare turismo green e una rete molto diffusa di piccole aziende agricole che fanno attività di agriturismo e degustazioni dei prodotti de territorio: olio, vino, birra, salumi e formaggi”, aggiunge Carmelo Troccoli,m direttore di Fondazione Campagna Amica, nel sottolineare che “vogliamo far conoscere quell’Italia remota che piace sempre di più ai turisti. Nell’ultimo anno si è registrato un aumento di quasi il 60% di turismo straniero negli agriturismi e questo ci aiuta a creare un sistema economico molto più sostenibile legato all’attività agricola, un volano straordinario per la crescita dell’economia locale”.
Campagna Amica e Terranostra con la rete di oltre 7mila fattorie diffuse sul territorio, 1000 mercati circa di cui 70 coperti nei capoluoghi di provincia, 2500 agriturismi, 900 fattorie sociali può divenire punto di riferimento al servizio dei viaggiatori, pellegrini e non, con servizio di ristorazione e accoglienza e diffusione della cultura contadina.