Finalmente, qualcun altro si sveglia e si accorge che l’Agricoltura è in crisi!
Ci piace mantenere lo stesso titolo del nostro precedente comunicato perché sulla crisi dell’Agricoltura Italiana è opportuno che se ne parli tutti i giorni e con dati di fatto che fanno capire agli addetti del settore e all’opinione pubblica quali azioni sono in campo per tutelare concretamente l’agroalimentare dei nostri territori e sensibilizzare le istituzioni su iniziative concrete tralasciando la comoda opportunità di parlarne e basta.
Coldiretti è entrata in mobilitazione permanente sin dall’ottobre 2008 continuando quotidianamente con un’azione pressante su tutte le istituzioni a tutti i livelli per combattere la madre di tutte le battaglie per l’Agricoltura Italiana, cioè tutelare il “Made in Italy” dai mercati ingannevoli che dall’estero occupano i nostri mercati con la colpevole collaborazione di alcune grosse cooperative del centro-nord e della GDO, chiedendo con sempre maggiore insistenza una legge per tutte le produzioni agricole sulle quali applicare l’obbligo dell’origine in etichetta!
Oggi possiamo dire che un primo passo è stato fatto benché il provvedimento, approvato in Senato è ora passato alla Camera insieme al decreto sulla competitività. Con l’approvazione della legge, risultato della mobilitazione messa in campo da Coldiretti a fine luglio, non sarà più possibile spacciare come Made in Italy, i prodotti importati dall’estero come succede ora che un terzo della pasta viene venduta come prodotto italiano mentre il grano utilizzato è straniero all’insaputa dei consumatori.
Altra battaglia della Coldiretti di Capitanata in Puglia è stata quella di aver presentato al Presidente della Giunta Regionale Vendola, una proposta di legge concernente “interventi straordinari nel settore agricolo per contrastare la crisi economica e finanziaria” in occasione della manifestazione del 21 luglio scorso, quando in migliaia occupammo il porto di Bari per sollecitare le istituzioni a vigilare e attuare maggiori controlli nei porti e alle frontiere da dove arriva buona parte dei problemi legati alla crisi agricola.
Della proposta di legge che seguiamo con particolare attenzione, sappiamo che è stata acquisita agli atti della Giunta Regionale e che porterà presto in approvazione.
La mobilitazione della Coldiretti si muove su iniziative serie che guardano alle reali esigenze delle Imprese pur sapendo che per i risultati occorrerà attendere ancora un po’, e comunque vogliamo precisare che:
- l’anticipazione dei premi PAC richiesti da Coldiretti nei mesi di Luglio e Agosto 2009 sono in fase di liquidazione come annunciammo circa un mese fa;
- l’avviso comune sul rinvio delle cambiali e delle rate di mutui ha già ottenuto il via libera delle banche su cui stiamo facendo presentare le domande;
- sulla crisi di mercato, causata anche dagli eventi atmosferici, “de minimis” 15.000 euro max per azienda, Coldiretti ne chiese le procedure nel mese di Agosto al Prefetto di Foggia ed agli assessori Regionali Stefàno e Gentile, i quali possono assicurare che gli accertamenti degli uffici dell’assessorato hanno quasi completato l’iter della declaratoria e pare che ciò interesserà anche il settore del grano su cui solo la Coldiretti ha fornito un dettagliato elaborato tecnico di supporto;
- Sui controlli severi alle importazioni, solo Coldiretti ad ottobre 2008 e a luglio 2009 ha occupato porti, frontiere e GDO denunciando casi che hanno portato a sequestri clamorosi di illeciti e sofisticazioni richiedendo con appositi telegrammi l’intervento degli organi di controllo dello Stato su grano, olio, vini, ortofrutta e lattiero caseario;
Ben vengano tutte le altre iniziative di mobilitazione, perché ci danno ragione su quanto da molto tempo stiamo facendo da soli.